domenica 22 maggio 2011

Questionario sulla motivazione

In particolare, hai trovato dei modi per riuscire a studiare argomenti difficili o per svolgere attività che trovi noiose? Se si, quali sono?
Risposte:
“Si, attraverso la schematizzazione degli argomenti”
“si, riassumo sul pc i vari capitoli del libro poi stampo e li divido in pezzi da ripetere ad alta voce”
“si, mi divido le cose e studio man mano così le cose sono minori in più giorni e arrivo preparato al giorno del compito. La cosa più noiosa è leggere i libri e nonostante ciò sono stato il primo a leggere il libro proposto….Fin da piccolo i miei genitori mi hanno educato con il principio “prima dovere e poi piacere” così oggi prima studio e poi mi diverto,”
“si, sono i riassunti o schemi. Quando c’è la possibilità mi faccio aiutare dai miei compagni più bravi e stimolanti”
“il solito metodo per ogni materia:prima leggo, dopo evidenzio ciò che penso sia importante, faccio il riassunto e dopo ripeto più volte. E’ un procedimento un po’ lungo, ma da i suoi frutti”
“preferisco studiare da solo, ma se sono in difficoltà chiedo aiuto ai mie genitori o studio in gruppo con i compagni”
“per poter studiare una materia non interessante o noiosa secondo me l’unico metodo è pensare che sia vitale per te e in un futuro potrà servirti”
“si, lo studio”
no, niente reputo essere noioso, e’ bene saper tutto”
“si, uso internet o chiedo talvolta ai miei parenti, altrimenti mi affido alla sorte o li trascuro, anche se sbaglio”
“non penso di aver trovato nessun metodo particolare, credo che bisogna impegnarsi e provarci”
“si, interessarsi all’argomento e eventualmente farteli piacere a forza, poiché studiare controvoglia impiega maggiore tempo e produce maggiore noia”
“ancora non riesco a trovare una soluzione a questo, cerco semplicemente di capire gli argomenti soprattutto con l’aiuto dei miei compagni”
“non ho trovato alcun metodo per studiare argomenti complessi; uso lo stesso metodo per qualsiasi argomento, però è ovvio che a quelli che richiedono maggiore concentrazione mi impegno di più e sto molto attenta”
“leggo e ripeto”
“mi incontro con un mio compagno e ci aiutiamo nello svolgere e a capire mediante riassunti dei vari paragrafi”
“si, basta un po’ di attenzione dal momento che le difficoltà nascono quando non vi è volontà di chiarimento:è indispensabile perciò usufruire della presenza del professore”
“no, lo evito”

sabato 21 maggio 2011

QUESTIONARIO SULLA MOTIVAZIONE

In generale, cosa ti spinge a impegnarti nello studio?

Risposte:

“arrivare ad avere una buona carriera nel mondo del lavoro”, “l’ambizione per il mio futuro”, “per fare il lavoro che desidero”, “occupare in un futuro un posto di lavoro importante”, “lo studio è fondamentale nella formazione della cultura di una persona…impegnarmi nello studio significa prepararmi per il futuro ….”,
 “la voglia di sapere”
“lo studio è un accrescimento personale di sapere, indipendentemente da qualsiasi dovere o favore per i professori o i genitori”,
“per dare soddisfazioni ai miei genitori e a me stessa”
“per diventare una persona di cui posso andare fiera”
“per affrontare l’università”
“i miei genitori”
“estate senza debiti”,
“l’argomento”

venerdì 20 maggio 2011

RICERCA SULLA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE A SCUOLA

SONDAGGIO In che percentuale pensi che questi fattori siano importanti nello spiegare il successo di uno studente a scuola?

 
Classe III L
a.s.2010/2011
Percentuali indicate dagli studenti (S) della classe
S1
S2
S3
S4
S5
S6
S7
S8
S9
S10
Impegno, metodo
50
30
40
50
60
15
20
25
55
90
Fortuna
15
10
15
10
5
20
10
25
10
1
Intelligenza, capacità
15
20
10
20
10
50
50
25
15
5
Condizioni favorevoli
20
40
35
20
25
15
20
25
20
4

S11
S12
S13
S14
S15
S16
S17
S18
S19
S20
S21
ME
DIA
Impegno, metodo
20
35
50
25
30
40
40
24
20
30
30
32
Fortuna
35
10
5
5
10
20
10
13
10
10
20
11
Intelligenza, capacità
25
35
30
30
40
30
30
46
60
50
40
40
Condizioni favorevoli
20
20
15
40
20
10
20
17
10
10
10
17




giovedì 19 maggio 2011

Neuroni specchio....impariamo qualcosa sul nostro cervello

Come fa l’uomo a gioire, inquietarsi o anche solo a comprendere le scene che si trova davanti? L'uomo è un animale “sociale”, cioè che per natura vive dentro la società, e che senza di essa è perduto. Oggi però sappiamo che questa socialità è aiutata da una sezione del nostro cervello, per la precisione si tratta della sezione denominata F5 o corteccia premotoria ventrale, “abitata” dai cosiddetti neuroni specchio.
Si tratta di neuroni veri e propri che sono “dormienti”, ma che si attivano nel momento in cui un altro essere umano compie un’azione di fronte a noi. Si chiamano specchio perchè in pratica riflettono l’azione. Ad esempio se davanti a noi c’è qualcuno che sta mangiando, nella nostra mente si attivano i neuroni specchio che riflettono nel cervello l’azione di mangiare. Questo ci consente di capire cosa sta avvenendo davanti a noi, ci rende partecipi del fatto che qualcuno sta mangiando.
Questo meccanismo molto semplice è alla base della vita di ogni essere umano. Infatti attraverso di esso noi possiamo interagire con il mondo, capire e prevedere l’azione che qualcun’altro sta compiendo, percepirne le emozioni e provocarne di nuove dentro di noi. Una delle recenti scoperte ha appurato che grazie a questi neuroni noi impariamo a parlare, perchè agendo nell’area di Broca, il settore del nostro cervello che si occupa del linguaggio, permette di comprendere una lingua e di farla parlare. Ma sono responsabili anche dell’empatia, e da qui si spiega perchè quando segna la nostra squadra del cuore esplodiamo con urla di gioia, o quando vediamo un film commovente ci viene da piangere.
La dimostrazione della loro presenza la si può avere davanti ad un mimo. Infatti non c’è bisogno, nell’uomo, di assistere effettivamente ad un’azione o di vedere un oggetto, perchè già lo si intuisce osservando un mimo, o semplicemente un gesto di un’altra persona. La conferma invece la si ha davanti ad un trauma cranico, quando ad essere minacciata è proprio l’area di Broca. In quel caso, se colpiti i neuroni specchio, non solo c’è il rischio di non poter più apprendere una lingua, ma diventa anche impossibile provare emozioni o comprendere le azioni degli altri.

lunedì 16 maggio 2011

Questionario sulla motivazione

LA MOTIVAZIONE                                  III L                                       a.s. 2010-2011

1. Cerca di ricordare qualche esperienza scolastica che ti è piaciuta, o che hai trovato utile o che ti ha comunque dato soddisfazione. Che cosa in concreto ha reso queste esperienze così positive?

2.  In generale, che cosa ti spinge a impegnarti nello studio?

3. In particolare, hai trovato dei modi per riuscire a studiare argomenti difficili o per svolgere attività che trovi noiose? Se sì, quali sono?

 
Questo sondaggio ha lo scopo di raccogliere le idee degli studenti sulle cause dei loro successi e delle loro difficoltà a scuola in matematica e fisica. Rispondi nel modo più libero e sincero possibile.
1. In che percentuale pensi che questi fattori siano importanti nello spiegare il successo di uno studente a scuola? Puoi scrivere sulla destra qualche esempio di casi capitati a te o ad altri, che ti hanno portato a pensarla così?
 
Impegno nello studio, buon metodo di studio

%

Fortuna (es. una verifica facile, domande facili in un’interrogazione)

%

Intelligenza e capacità personali

%

Condizioni favorevoli (es. un bravo insegnante, un aiuto da parte di familiari, amici, ecc.)

 %

                                       Totale      100%


2. Secondo te, che cosa dovrebbe fare uno studente o che cosa dovrebbe succedere per riuscire a ottenere dei risultati migliori a scuola / in questa materia?



domenica 15 maggio 2011

LA MOTIVAZIONE

"Uno dei temi più interessanti e dibattuti negli ultimi anni, parlando di apprendimento in generale ma più specificatamente di quello scolastico, riguarda l’analisi delle diverse componenti che determinano un buon successo scolastico. La memoria, l’attenzione e la capacità di ragionamento sono le funzioni cognitive più implicate nell’apprendimento, ma per ottenere un buon successo scolastico ne sono necessarie altre come la motivazione e la consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità per saperle utilizzare in modo flessibile e strategico. Nello specifico quindi, per ottenere un buon successo scolastico sono necessarie componenti sia metacognitive che emotivo–motivazionali che di autoregolazione."
Università: Università degli Studi di Bologna
Facoltà: Psicologia
Corso di laurea: Psicologia
Cattedra: Psicologia dell'apprendimento e della memoria

Chi siamo.....

Un saluto a voi.....la foto di classe....con un piccolo ritocco...(Morretti con tratti umani) la inserite??